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Nella giornata di oggi sono in corso verifiche riguardanti l’agibilità delle case alluvionate e, laddove è possibile, si sta procedendo ad aspirare l’acqua dai locali allagati con l’ausilio di elettro-pompe. Gli allagamenti hanno interessato scantinati e piani terra di circa 100 abitazioni.
Per tutta la mattinata nelle zone allagate hanno operato guardie eco zoofile di Fareambiente, protezione civile comunale, protezione civile regionale, corpo forestale, polizia locale, vigili del fuoco e operai del consorzio di bonifica Sinistra Sele. Nel pomeriggio riprenderanno i pattugliamenti da parte di carabinieri, polizia locale e guardie eco zoofile per evitare atti di sciacallaggio. Sono stati anche effettuati i primi rilievi dei danni. «Chiedo al genio civile e alla Regione Campania di dare subito inizio ad un’azione vera per mettere definitivamente in sicurezza il fiume Sele. – afferma il sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza – Bisogna agire sul letto del fiume e non sugli argini, perché agire sugli argini significa adottare una terapia sintomatica. Invece bisogna adottare una terapia radicale e definitiva perché quello che è accaduto non si ripeta mai più». I colloqui intercorsi tra il sindaco Italo Voza e il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro hanno già dato i primi frutti. Gli appelli del sindaco hanno subito ricevuto risposta: stamattina in zona sono giunti i funzionari del genio civile per fare sopralluoghi e redigere verbali sull’evento calamitoso. Resterà chiuso fino a lunedì l’asilo di Precuiali. Rimane aperto in caso di necessità il centro di accoglienza allestito nei locali della Chiesa di Santa Maria Goretti a Gromola. Preziosa è stata la collaborazione nell’accoglienza degli sfollati del parroco don Giuseppe, dei parrocchiani di Gromola che hanno assistito e cucinato per le persone che si sono radunate nel centro di accoglienza e per gli addetti ai soccorsi, dei volontari dell’associazione Il Cubo e del Comitato locale della Croce Rossa che sta tenendo la sede aperta notte e giorno e ha dato disponibilità ad aiutare le famiglie che nei prossimi giorni dovranno ripulire le case dall’acqua e dal fango.