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Giovedì 7 febbraio, a Salerno, presso la sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, è stato siglato il protocollo d’intesa per la costituzione del partenariato istituzionale e socio-economico finalizzato alla promozione in forma associata della proposta progettuale denominata “Paestum: un nuovo modello di fruizione e promozione del patrimonio archeologico” a valere sulle risorse della linea d’intervento a1 “Interventi di restauro e recupero dei beni di valore storico-archeologico-ambientale e monumentale dell’Obiettivo Operativo 1.9. del P.O. Campania F.E.S.E.R 2007/ 2013. Il protocollo è stato sottoscritto tra Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Campania, rappresentato dal direttore Gregorio Angelini, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta rappresentata dalla soprintendente Adele Campanelli e dal Comune di Capaccio Paestum rappresentato dal sindaco Italo Voza.
Obiettivi
Paestum si candida al finanziamento regionale allo scopo di ristrutturare, ammodernare e riqualificare il Museo Archeologico Nazionale (impianti elettrici, idrici, illuminazione, coperture, aree espositive e servizi connessi all’attività museale), per migliorare l’accessibilità del museo e della vicina Basilica Paleocristiana attraverso la sistemazione della piazzetta antistante e dei percorsi non carrabili, e per rimettere in funzione l’impianto multimediale del Museo Narrante del santuario Heraion alla Foce del Sele (danneggiato dall’esondazione del fiume Sele del 2010). Tra gli obiettivi anche il recupero, l’adeguamento e la valorizzazione del patrimonio archeologico, funzionalmente alla sua fruibilità e accessibilità, attraverso il miglioramento delle infrastrutture e alla creazione e all’ampliamento dei servizi connessi all’offerta culturale.
«L’ammissione al finanziamento regionale è un’occasione importante per il sito archeologico di Paestum che, come molti altri, negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con risorse economiche sufficienti a svolgere solo le attività ordinarie, nonostante faccia parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. – afferma il sindaco Italo Voza – Come amministrazione comunale puntiamo ad aumentare la qualità del turismo e a destagionalizzare, e il punto di partenza non può essere che il nostro splendido sito archeologico».